Idee e suggerimenti per un matrimonio vegetariano
13 marzo 2019
Che sia per una moda o per una scelta etica ben precisa, se si vuole affrontare il giorno delle nozze all’insegna del vegetarianismo ci si trova di fronte a molte opportunità e qualche piccolo problema, specie se gli invitati non hanno la sensibilità necessaria per comprendere la scelta, ecco il perché di un articolo col fine di dare suggerimenti per un matrimonio vetegariano.
Se tutto va come progettato anche un menù vegetariano o vegano riuscirà a soddisfare i palati più esigenti, specie se a prepararlo è un esperto di questo tipo di cucina, che sa come bilanciare i sapori e le soluzioni, e proporre gusti che stimolano l’appetito. Per fortuna però con un po’ di impegno e con uno staff preparato si possono organizzare splendide nozze, che non lasceranno nessuno deluso e che anzi probabilmente saranno ricordate. Un buon connubio di location, tema e menù renderanno la giornata indimenticabile per tutti quanti, e specie se si gioca bene con i ritmi delle pietanze, che richiedono per uno stomaco non abituato tempi a volte inusuali, la festa sarà un vero trionfo!
Aperitivo e antipasto
L’aperitivo può comprendere tartine con funghi, salse più o meno piccanti, annaffiate con prosecco non dolce, e cocktail a bassa gradazione alcolica a base di frutta, magari tropicale, che mettano di buon umore gli invitati in attesa di iniziare il pranzo.
Spostandosi poi a tavola, si può aprire con un antipasto che comprenda oltre alla classica insalata, anche degli appetizers deliziosi come prodotti a base di farine, ad esempio tartine e crostini guarniti con creme di legumi speziati o anche creme bianche ma non troppo grasse, aggiungendo verze, ceci naturalmente condimenti a base di carciofi, zucchine e melanzane.
L’opzione primi vegetariani è una scelta facile
Come primi si possono proporre tagliatelle vegane e farine di grani antichi, con tartufi o crema di funghi, molto appetitose, passando a piatti più cremosi sempre alla forchetta. In questa parte del pranzo si può attingere liberamente alla tradizione ma anche osare proponendo gusti esotici di derivazione mediorientale e speziati ad esempio con la curcuma.
Conviene proporre almeno tre primi in sequenza e non nello stesso piatto, puntando un po’ sul contrasto fra le ricette ed i sapori ed un po’ approfittando di un’escalation di gusto, in modo tale che fra un piatto e l’altro il palato abbia il tempo abituarsi. Una buona opzione sono le paste corte condite con verdure tagliate grossolanamente e insaporite con il pepe nero, senza esagerare, e le linguine con una crema di carciofi leggermente piccante.
Con i secondi ci allontaniamo dalla tradizione
Per i secondi la parte di regina dovrebbe spettare a tofu e seitan, che possono essere lavorati da mani esperte in varie maniere, in qualche modo simulando tagli di carne ed altre ricette classiche. Quello che conta in questa parte del pranzo è un po’ l’effetto illusorio, perché di solito l’invitato si aspetta una portata a base di carne ed una di pesce.
Un buon cuoco specialista sa perfettamente che una buona parte del gusto è legata ai condimenti, quindi punterà su questo elemento per insaporire il seitan e lavorarlo come ci si aspetterebbe. Una soluzione con una resa eccellente è il seitan marinato con salsa di soia, gustoso e soddisfacente al palato, che se proposto con un contorno con prezzemolo e legumi è davvero irresistibile. La consistenza di questo alimento tagliato a fette sottilissime è molto soddisfacente e piacevole.
In seguito un’ottima scelta possono essere piatti basati sull’elaborazione della ricetta dei carciofi alla giudia, accompagnati con legumi oppure con tortini a base di chia e semi che risultano interessanti, oppure proporre una portata a base di verdure ripiene, per esempio con miglio e amaranto, magari leggermente inaciditi con lime.
Anche in questo caso l’effetto al palato deve essere quello di cibi soddisfacenti per gusto consistenza e complessità, che diano il tempo di essere centellinati e assaporati, accompagnandoli con un contorno fresco che faccia un po’ di contrasto, come per esempio insalate, o radicchio con mais che mette l’acquolina in bocca. Per completare si possono proporre arancini fritti ripieni di legumi e riso, con un po’ di alleggerimento a base di tofu, oppure di seitan lavorato. Un’alternativa sono delle gustose polpettine di seitan. Anche qua l’accompagnamento deve essere fresco e di contrasto, come creme di porri e cipolle, carote glassate oppure anche formaggi a pasta morbida vegan.
Conviene separare i gusti più pesanti da quelli più delicati proponendo sorbetti al limone oppure alla menta anche se si possono anche azzardare lime e pompelmo, in base alla profondità del taglio che si intende dare fra una portata e l’altra. Da tenere sempre disponibili sui vari tavoli si possono anche proporre ciotoline di riso nero o rosso integrale, molto cremoso, da utilizzare come accompagnamento. Oppure scegliere una buona varietà di pani croccanti, magari non di grano, ma di farine diverse e con cereali un po’ ricercati, che sono sempre molto graditi dagli ospiti.
I dolci vegetariani
Per quanto riguarda il dolce meglio evitare la panna e la classica torta a piani, meglio optare per gustose crostate di frutta di stagione con gelatina di agar-agar oppure deliziosi dolci a cucchiaio a base di crema vegetale e cioccolato, decorati con frutti di bosco e frutta tropicale molto dolce a pezzi piccoli. Da non trascurare il millefoglie vegan con scaglie di cioccolata a base di panna di soia, magari aggiungendo un tocco di caffè o di crema alla banana.
Riguardo i vini è difficile l’accostamento
Il punto più difficili negli accostamenti in un pranzo di nozze sono sempre i vini (se si è in Toscana la scelta è obbligata!) e la scelta vegetariana non fa eccezione, perché molti sapori sono pronunciati ed hanno bisogno di essere accompagnati come si deve. Per quanto riguarda i vini è sempre bene consultarsi con un sommelier che ci guiderà attraverso gli accostamenti migliori. Bisogna però in questo caso consultarsi con un professionista che sia cosciente del fatto che gli accostamenti non proporranno carne e pesce e che quindi dovrà curare le proposte in modo tale che il vino risulti troppo pesante sia per gusto che per intensità.
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